martedì 26 giugno 2012

BUTTARE ZAVORRE DALLA MONGOLFIERA


Capadocia,
Valle dei Camini
 delle Fate -
 Agosto 2011
La scorsa estate ho fatto un viaggio in Turchia: uno dei più belli della mia vita!
Tra le cose che mia ha colpito c’è stato il volo in mongolfiera sopra la Valle dei Camini delle Fate.
 
Già prima della partenza dall’Italia sapevo che ci sarebbe stata questa opportunità tra le gite possibili e io ero davvero titubante…soffrendo di vertigini!

Nel corso dei primi giorni di tour tra splendide meraviglie della Capadocia c’era una parte di me che mi diceva: “Ma quando ti ricapita? Buttati!” e un’altra parte che diceva: “Oddio ma cosa fai? E se succede qualcosa? E se ti viene un attacco di panico, cosa fai?”

Alla fine ha prevalso la prima parte…fino al giorno della gita…

Sveglia all’alba per poter partire puntuali alle 6, prima che si sollevasse il vento.
E nonostante il sonno, bellissimo!! L’albergo di appoggio era nel mezzo di una valle praticamente deserta, pochissime case e in costruzione e la notte stellata, silente, profonda e immensa. La luna e le stelle improvvisamente cullate dall’invito alla preghiera del muezzin che echeggiava armonico per tutto lo spazio…e il tempo sembrava essersi fermato.

Poi la partenza e l’arrivo al campo, con un centinaio di mongolfiere colorate e vivaci pronte ad essere gonfiate. La colazione modesta, il the caldo, l’eccitazione di tutti gli equipaggi e il cielo che cominciava a rischiararsi.

Le mongolfiere erano pronte, pronte per far salire il proprio equipaggio: 24 persone in uno spazio così piccolo? Ebbene sì: tutti stipati in una cesta che sembrava potesse contenere qualcuno a malapena e lì…la mia seconda Paola: “Ma chi me l’ha fatto fare? Sono proprio un’incosciente!”

Ormai però ero lì e il pensiero della spesa affrontata mi ha venalmente convinto a rimanere, con un tentativo di sdrammatizzare la situazione. Il pilota, poi, sembrava esperto, anche se un po’ troppo allegro…

E via…incominciamo a sollevarci…Wow! La terra si allontana sempre di più…sempre di più…e attorno a noi decine di altre mongolfiere pronte a solcare il cielo.

Le altre mongolfiere, librate nell’aria, nulla sotto di loro…allora anche la mia sta veleggiando senza sostegni? PANICO e TREMORE!
Come se non bastasse, ci avviciniamo troppo ad un’altra mongolfiera fino a toccarla…il pilota non è più tanto allegro…!


Finchè decido di non pensare più e di non preoccuparmi più…dinnanzi a me un paesaggio stupendo! La valle con i suoi coni scalfiti nella roccia, le sfumature rosa e le insenature che un tempo ospitavano uomini…in alto, sempre più in alto e attorno altri palloni vivaci!

Ho voluto godermela, godermi quello che avevo e stare nel qui ed ora…vivendo la libertà di poter abbracciare l’aria, il cielo, la terra lontana, i miei compagni di viaggio.
Le gambe, ancora un po’ tremanti, hanno cominciato a placarsi e ho sentito che stavo lasciando qualche zavorra: la paura, i se e i ma, i dubbi, le incertezze per vivere pienamente!
La bellezza del rischio e dell’imprevisto per lasciarsi andare e respirare a fondo il momento presente.

Dopo questa vacanza, una mia amica mi ha detto di aver notato come avessi lasciato davvero qualcosa in quella vacanza e di vedermi più leggera!

Affrontando la mia paura e i miei limiti, probabilmente li avevo anche lasciati andare, almeno in parte e grazie a un primo passo, ed erano volati via da quella mongolfiera per il seguire il loro destino e lasciare che io proseguissi la mia strada, avendo preso la decisione di volare!

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