lunedì 2 febbraio 2015

LA POTENZA CREATIVA DELL’ENERGIA VITALE!

Ho aspettato a scrivere l’articolo del mese di Febbraio perché sapevo che ieri sarei andata a Milano a vedere la mostra su Van Gogh – L’uomo e la terra, fiduciosa che mi avrebbe ispirato, è così è stato!
Vincent Van Gogh è un pittore che ho iniziato ad apprezzare maggiormente quando ne ho scoperto l’umanità e il suo incessante anelito alla Vita, benché la sua biografia ci racconti di un tragico finale.
La mostra di Milano dedicata al suo rapporto con l’uomo più radicato e amante del quotidiano, mi ha fatto scoprire un Van Gogh fortemente in cerca di quel senso vitale che rende ogni gesto unico e slanciato verso l’azione, cioè la Vita Stessa.
Lo stesso Van Gogh dichiara di non voler cercare forme matematiche da rappresentare, ma il GESTO: “Ciò che cerco d'imparare così non è il disegnare una mano, ma un gesto; non una testa matematicamente esatta, bensì il profondo della sua espressione. Per esempio, lo zappatore che annusa il vento quando alza un attimo il capo o parla. Insomma, la vita.” (Lettere a Theo, 408)

La raffigurazione di un Terra, quindi di un simbolismo carico di concretezza e solidità, unita e non separata da un Cielo dai toni brillanti e vivaci, rappresentazione della Spiritualità, è come se ci ricordasse che non può esserci una senza l’altro.
Radicamento e Ascesa.

La vita di Van Gogh, come detto, ci ha portato un finale tragico, quasi che in lui vi fossero 2 bocche di un vulcano: una costruttiva e l’altra distruttiva.

Di fronte alle sue pennellate, così vive e forti che ci hanno testimoniato un’Anima in ricerca, mi sono chiesta e mi chiedo cosa sarebbe di ciascuno di noi se potessimo dare ascolto solo a una delle bocche del vulcano che risiedono nelle nostre Storie?


Cosa saremmo capaci di fare se potessimo permettere alla bocca costruttiva – e creativa – del Vulcano che c’è in noi di nutrire e infuocare le nostre Risorse?